giovedì 08 / domenica 11 dicembre 2022

100 x 100 Pasolini al Teatro Pasolini di Cervignano del Friuli

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un progetto ideato da
Associazione Culturale Teatro Pasolini
Cooperativa Bonawentura
CSS Teatro stabile di innovazione del FVG
Euritmica – Associazione culturale
in collaborazione con Cappella Underground
con il sostegno di
Regione Friuli Venezia Giulia
Comune di Cervignano del Friuli
Fondazione Friuli

Il progetto 100×100 PASOLINI al Teatro Pasolini di Cervignano prevede una ricognizione trasversale fra alcune delle arti che Pier Paolo Pasolini ha abitato e utilizzato, intrecciata ad attività di incontri e laboratori.
L’Associazione Teatro Pasolini ha costantemente espresso molteplici anime come “cantiere multidisciplinare” nato per progettare un’attività disseminata fra diverse arti, generi, linguaggi, dal teatro, alla musica al cinema, alla danza e alle arti visive, collaborando con le associazioni di formazione, divulgazione culturale della città di Cervignano e della Regione. Coerentemente con questo percorso, il progetto rappresenta un corrispettivo e un omaggio all’anelito tutto pasoliniano a esprimersi attraverso diversi canali, a sperimentare quanti più possibili linguaggi artistici, a comunicare tramite le arti le proprie interpretazioni e possibili interventi nella società e nel mondo.
Pasolini è stato l’artefice di un’opera magmatica, caleidoscopica, altamente intellettuale, poetica e visionaria. Dal linguaggio poetico e dalla narrativa degli anni degli esordi all’esplorazione “sgrammaticata” delle sue pellicole cinematografiche, ai testi drammaturgici e manifesti per il teatro, per arrivare alla pittura, alla canzone, alla scrittura editoriale corsara, ai saggi critici, agli interventi in radio e in televisione. Pasolini è sempre attirato dai linguaggi come strumento di conoscenza, con quello spirito da esploratore che gli faceva affermare “Io vivo fra le cose e invento, come posso, il modo di nominarle”.

 

6 dicembre 2022 ore 20.45 / Musica e teatro
PROFEZIE: musiche e parole, per un omaggio alla visione profetica di P.P. Pasolini

adattamento teatrale e musica: da un testo di Fabio Turchini
musiche a cura di Claudio Cojaniz
regia Carlo Zoratti
in scena Fabiano Fantini, Marta Riservato, Mariateresa Bonera, Pietro Macdonald,  Alessio Velliscig
Claudio Cojaniz, pianoforte / Alessandro Turchet, contrabbasso / Antonino Puliafito, violoncello / Luca Grizzo, percussioni
una produzione Euritmica per il progetto 100×100 Pasolini
prima assoluta

Musiche e parole poste in scena per rendere omaggio alla visione profetica di P.P. Pasolini che seppe, già dalla metà del secolo scorso, delineare come nemico dell’umano il soggetto “borghese”, espressione suadente, e al tempo stesso violenta, dei valori del consumo, falsi e alienanti della nostra società. Si è compiuto un vero e proprio genocidio culturale in nome dello sviluppo. Il borghese (più in generale la massa omologata) continua a ostentare, nel parossismo di forme gloriosamente ipocrite, dissipazione, benessere e privilegio a servizio dello svago.
Dal testo di Turchini e dal tessuto musicale di Cojaniz, intrecciati nella originale regia di Zoratti, emerge una rappresentazione dell’uomo d’oggi che a fatica può essere definito “moderno” in quanto individualistica incarnazione di stili di vita (o di morte?) corrosi da mediocrità, indifferenza ed egoismo. È il retaggio di una ideologia perdurante, incontrastata, appiattita sulla logica del profitto e dell’immagine. Pasolini seppe definirla e denunciarla profeticamente con straordinaria lucidità nei suoi lavori, vitalmente portato a squarciare l’opacità del silenzio, sino alla grandiosità della poesia, sino al grido d’angoscia che culmina nel finale di “Teorema”. Un grido di disperazione e solitudine.

 

8 dicembre 2022 ore 20.30  / Teatro e musica
PASOLINI ‘ON THE ROAD’
spettacolo tratto da “La lunga strada di sabbia” di Pier Paolo Pasolini
drammaturgia e regia: Massimo Navone
con: Marco Puntin e Alessandro Mizzi
musica dal vivo: Stefano Bembi fisarmonica, Eva Pascal voce

collaborazione ai testi: Stefano Dongetti
progetto grafico: Ana Laura Pascale
produzione: Bonawentura
durata: 90’

Un diario di viaggio
È un Pasolini che si abbandona a momenti di vera e propria gioia quello che tra il giugno e l’agosto del 1959, al volante di una Fiat 1100, percorre la «lunga strada di sabbia», il periplo completo della nostra penisola. Un viaggio di circa 4000 chilometri che parte da Ventimiglia e lo porta, spinto da una specie di «ossessione deliziosa», fino al comune siciliano più meridionale, per risalire infine la costa orientale, arrivare a Trieste e concludere la sua avventura a Muggia e Lazzaretto affacciandosi sul confine.
Lo spettacolo è una performance per due attori e musica dal vivo.
La scenografia raffigura il muso di una Fiat 1100 d’epoca intorno alla quale gli attori e i musicisti agiscono evocando le atmosfere delle tappe del viaggio attraverso i passaggi più suggestivi dei suoi appunti. La colonna sonora fa riferimento al repertorio musicale degli anni ‘50/’60 ed in particolare a quei brani di cui Pasolini è autore dei testi. Immagini d’epoca amplificheranno la suggestione di questo tour lungo un’Italia che sembra tanto diversa dalla nostra, e forse per questo così favolosa.

 

10 dicembre ore 20.30 / Cinema
Proiezione di Comizi d’amore di Pier Paolo Pasolini

COMIZI D’AMORE (Italia,1964, 92′) di Pier Paolo Pasolini
in collaborazione con la Cineteca di Bologna

Pier Paolo Pasolini Pasolini percorre l’Italia dal sud al nord, interrogando ogni classe e tipologia d’italiano su un argomento (all’epoca) tabù quale la sfera sessuale. Pungolati, sollecitati e provocati da un intervistatore mai neutrale, uomini e donne di tutte le età rispondono restituendo l’immagine di un’Italia intrisa di pregiudizi e repressioni, talvolta gretta e oscurantista, talvolta ansiosa di un’emancipazione ancora lontana. Come ospiti e commentatori illustri, partecipano anche Alberto Moravia, Cesare Musatti, Giuseppe Ungaretti, Oriana Fallaci, Adele Cambria e molti altri.

 

11 dicembre ore 18.00 / Cinema
Proiezione de L’Isola di Medea in presenza dell’autore Sergio Naitza

L’ISOLA DI MEDEA
Regia
: Sergio Naitza
Anno di produzione: 2017
Durata: 86′
Tipologia: documentario
Generi: arte/biografico
Paese: Italia
Produzione: Lagunamovies/Lagunafest, Karel Film and Video Production

Lo scrittore-regista più scomodo e provocatorio del momento e la divina cantante più acclamata del mondo: Pier Paolo Pasolini e Maria Callas. Il film che li fece incontrare fu “Medea”, l’anno il 1969. Quasi 50 anni dopo riemerge – attraverso i ricordi e gli aneddoti dei componenti della troupe e degli amici più cari – il racconto di un amore impossibile. Un’indagine su due anime sensibili, e in quel momento fragili, che seppero creare un rapporto artistico e umano profondo, delicato e speciale.

Con: Ninetto Davoli, Piero Tosi, Gabriella Pescucci, Dacia Maraini, Nadia Stancioff, Giuseppe Gentile, Fernando Franchi, Roberto Chiesi, Alessandra Zigaina, Rena Koutsoudaki, Ioanna Koutsoudaki
Soggetto: Sergio Naitza
Sceneggiatura: Sergio Naitza
Musiche: Marco Rocca
Montaggio: Davide Melis
Fotografia: Luca Melis
Suono: Ivano Zanchi (presa diretta), Roberto Cuello (presa diretta)
Produttore: Sergio Naitza
Produttore associato: Erich Jost
Voce di Pasolini: Daniele Fior
Voce di Maria Callas: Sara Alzetta
Disegni: Davide Toffolo

 

11 dicembre ore 20.30 / Cinema
Proiezione di Medea di Pier Paolo Pasolini

MEDEA (Italia, 1969, 110′) di Pier Paolo Pasolini
in collaborazione con Minerva Pictures

Il classico pasoliniano “Medea”, basato sull’omonima tragedia di Euripide e interpretato da Maria Callas, fu girato in Turchia, in Siria, a Pisa e a Grado, e segnò una tappa importante del sodalizio artistico fra il regista e Giuseppe Zigaina: in “Medea”, l’artista ebbe il ruolo di far scoprire a Pasolini, uomo di fiume, i silenzi della laguna e di condurlo in un mattino settembrino in quegli orizzonti larghi da lui descritti proprio nel racconto “Medea”. Furono questi a orientare le scelte dell’amico che, sempre nel racconto di Zigaina, individuò il carattere sacrale e mitico del luogo, divenuto location per diverse scene del film, con Zigaina che al timone della sua ‘Istambul’ portava ogni giorno Maria Callas sul set.
Come scrive Roberto Chiesi, responsabile del Centro Studi – Archivio Pasolini della Cineteca di Bologna, la “Medea” di Euripide diviene in Pasolini un emblema del Terzo Mondo ingannato e sfruttato dalla razionalità pragmatica dell’Occidente (Giasone). Le sequenze del sacrificio umano, girate in Turchia, sono fra le più alte e crudeli del cinema di Pasolini. Maria Callas nel suo unico ruolo cinematografico, è una dea lunare della vendetta.


Data in via di definizione / Cinema
IL VANGELO SECONDO MATTEO (Italia/1964) di Pier Paolo Pasolini (137′)
in collaborazione con la Cineteca di Bologna

Il Vangelo secondo Matteo è stato girato nel 1964 nelle terre abbandonate e povere del meridione italiano, in Puglia, Calabria e Basilicata (con qualche scena nel Lazio), e avallato dalla Pro Civitate Christiana di Assisi: la predicazione di Cristo è calata nella realtà concreta dei poveri, degli emarginati e degli oppressi, mentre è ridotta la dimensione sovrannaturale e miracolistica e acquistano ampio respiro le invettive di Gesù contro i farisei. La predicazione e la passione di Cristo sono raccontate da un autore non credente che si immedesima nello sguardo di un pubblico popolare credente ma filtra la sua visione attraverso la tradizione pittorica religiosa, da Piero della Francesca a El Greco. Se il tessuto figurativo del film evoca con originalità la grande pittura quattrocentesca, la colonna musicale presenta un’estrosa partitura all’insegna della contaminazione, che va da Bach e Mozart alla Missa luba congolese e ai canti rivoluzionari russi. Come tutti i film pasoliniani, anche il suo Vangelo è segnato dalla pregnanza espressiva di volti autentici, mescolati a quelli di familiari e amici dell’autore (la madre Susanna nel ruolo di Maria vecchia, la cugina Graziella, Enzo Siciliano, Natalia Ginzburg e altri)

La mia lettura del Vangelo non poteva che essere la lettura di un marxista, ma contemporaneamente serpeggiava in me il fascino dell’irrazionale, del divino, che domina tutto il Vangelo. Io come marxista non posso spiegarlo e non può spiegarlo nemmeno il marxismo. Fino a un certo limite della coscienza, anzi in tutta coscienza, è un’opera marxista: non potevo girare delle scene senza che ci fosse un momento di sincerità, intesa come attualità. Infatti, i soldati di Erode come potevo farli? Potevo farli con i baffoni, i denti digrignanti, vestiti di stracci, come i cori dell’opera? No, non li potevo fare così. Li ho vestiti un po’ da fascisti e li ho immaginati come delle squadracce fasciste o come i fascisti che uccidevano i bambini slavi buttandoli in aria.
Pier Paolo Pasolini

 

4 marzo 2023 ore 20.45 / Teatro Partecipato
COMIZI D’AMORE
un progetto di Teatro Partecipato ideato e curato da Rita Maffei
con i cittadini e le cittadine partecipanti al laboratorio di teatro partecipato di Cervignano
scena e cura immagini Luigina Tusini
una produzione CSS Teatro stabile di innovazione del FVG

Comizi d’amore è il nuovo spettacolo di Teatro Partecipato che nasce da un lungo laboratorio teatrale aperto a persone di tutte le età, ispirato al film inchiesta sulle abitudini sessuali degli italiani, girato dal poeta Pier Paolo Pasolini più di 50 anni fa.
Sotto la guida dell’attrice e regista Rita Maffei, i partecipanti hanno intessuto un lungo discorso sull’amore nel senso più ampio, le relazioni, le questioni di genere e il sesso. Le domande sono state molte e hanno riguardato l’educazione sessuale e sentimentale, i rapporti tra le persone e le questioni di genere.
Il lungo processo creativo svolto ogni mercoledì nella Casa della Musica di Cervignano debutta il 4 marzo 2023 nello spettacolo realizzato all’interno del progetto 100×100 Pasolini.
Per partecipare non sono necessarie competenze né esperienze teatrali precedenti. “Semplicemente — come dichiara la regista Maffei — ogni persona porta la propria esperienza di vita quotidiana, il proprio pensiero, le proprie emozioni, e attraverso il percorso fatto assieme troverà la modalità per esprimerle nel modo più rispondente a sé”.

 

Ogni martedì da novembre 2022 ore 17.00 – 19.00 / Teatro Laboratorio
Date da definire – primavera 2023
LA MEGLIO GIOVENTÙ 2022-2023

Laboratori teatrali gratuiti per ragazzi residenti nei Comuni di:
Aiello del Friuli, Aquileia, Bagnaria Arsa, Campolongo Tapogliano, Cervignano del Friuli,
Fiumicello Villa Vicentina, Marano Lagunare, Ruda, San Giorgio di Nogaro e Terzo di Aquileia
Quest’anno proponiamo un laboratorio a cadenza settimanale (la giornata è il martedì), da novembre 2022 a maggio 2023, che vuole essere un’esperienza fortemente socializzante, creativa e che sviluppa lo spirito critico, tramite la discussione, la scrittura, la relazione e l’esercizio dell’immaginazione. È gratuito e aperto ad adolescenti dagli 11 ai 15 anni (orario: dalle ore 17 alle 19), purché residenti nei Comuni aderenti al progetto.
Il laboratorio – guidato da Manuel Buttus, attore e regista con un’esperienza pluriennale di pedagogia teatrale per ragazzi/e – è pensato e costruito in modo da coinvolgere i partecipanti nell’ideazione di testi teatrali ogni anno nuovi e mettere in gioco e alla prova tutti.
Al termine del laboratorio, i ragazzi saranno protagonisti del saggio finale in forma di spettacolo che verrà presentato in alcuni comuni partecipanti al progetto.

Informazioni: Cervignano, Teatro Pasolini, piazza Indipendenza 34
tel. +39 0431 370273 fax +39 0431 370591
biglietteria@teatropasolini.it
info@teatropasolini.it
ufficio abbonamenti: tel. 0431 370273
martedì, mercoledì, venerdì ore 16.00 – 18.00
giovedì e sabato ore 10.00 – 12.00
Prevendita sul circuito Vivaticket
www.teatropasolini.it