venerdì 11 marzo 2016

ALL’INFERNO SENZA RITORNO

Contatto TIG per le nuove generazioni 2015/2016

L’orrore della Grande Guerra nelle testimonianze dirette e nelle sue trasfigurazioni letterarie.

di e con Emanuele Carucci Viterbi
una produzione CSS Teatro stabile di innovazione del FVG – Udine

tecniche utilizzate: lettura scenica
durata: 70 minuti

dai 14 ai 18 anni – scuola secondaria di II grado
nelle scuole secondarie della Bassa Friulana

“Per attacco brillante si calcola quanti uomini la mitragliatrice può abbattere e si lancia all’attacco un numero di uomini superiore: qualcuno giungerà alla mitragliatrice.”
Generale Luigi Cadorna
“Si vive e si muore come uno sputerebbe”
C. Rebora, Lettere
“I reticolati si rompono con i petti”
C. Alvaro, Ventʼanni
“…è doloroso accorgersi che l’anima non brilla più negli occhi di nessuno”
G. Stuparich, Guerra del ʼ15

Nell’ambito delle iniziative per ricordare l’inizio della prima guerra mondiale, vorremmo portare le testimonianze di chi quella guerra l’ha vissuta in prima persona, soprattutto nel suo aspetto più spaventoso: la trincea.
Abbandonare le cancellerie europee dove venivano decisi i destini di milioni di persone e immergerci invece nel fango che quei destini ha sommerso.
Il materiale è estremamente vasto e complesso e in questa sede verranno presi in considerazione diari, lettere e scritti vari sia di gente comune, ragazzi “normali” che nella gran parte dei casi si trovavano al fronte solo perché avevano l’età “giusta”, sia di importanti letterati italiani che invece spesso per scelta si arruolavano e che lasciarono poi testimonianze di alto valore morale e artistico delle loro esperienze (Stuparich, Jahier, Alvaro, Gadda, Lussu ecc.)
Verrà posta poi particolare attenzione su come l’esperienza tragica della guerra abbia nutrito prepotentemente la vena creativa di nostri grandi poeti, leggendo poesie di Ungaretti, Rebora, i già nominati Jahier e Alvaro.
Si cercherà, in sintesi, di comunicare la realtà spaventosa della Grande Guerra, gettando un ponte del tutto naturale tra Storia e Letteratura attraverso la lettura di testi di grande spessore letterario e di forte impatto emotivo.

Emanuele Carucci Viterbi
Nato a Roma, si è diplomato allʼAccademia nazionale dʼarte drammatica “Silvio DʼAmico”.
Ha seguito anche i corsi estivi presso la Royal Academy of Dramatic Art di Londra (RADA).
Dal 1986 lavora come professionista nel teatro italiano prendendo parte a numerosissimi spettacoli, diretto da alcuni dei più importanti registi (Aldo Trionfo, Luca Ronconi, Andrea Camilleri, Lorenzo Salveti, Franco Branciaroli, Giorgio Marini, Cesare Lievi ecc.). Ha avuto anche alcune esperienze cinematografiche e radiofoniche. Nel corso degli anni ha stabilito un rapporto privilegiato con la città di Udine nella quale è stato protagonista prima della trilogia su testi di Giuliano Scabia diretta da Alessandro Marinuzzi, poi della trilogia della “scatola nera” di Cesare Lievi e più recentemente di Lady Europe di Rita Maffei.