martedì 25 / mercoledì 26 febbraio 2014

Kome un kiodo nella testa – uno spettacolo sulle dipendenze

TIG teatro per le nuove generazioni 2013/2014 Uncategorized

di Valeria Cavalli
regia  Valeria Cavalli e Claudio Intropido  
con Andrea Robbiano, Simone Severgnini, Clara Terranova
una produzione Quelli di Grock – Milano    

tecniche utilizzate: teatro d’attore
durata: 80 minuti
dai 13 ai 18 anni – scuola secondaria di I e II grado     

Kome un kiodo nella testa è uno spettacolo necessario che affronta il difficile tema delle dipendenze, che seducono e intrappolano, che si insinuano nella mente soprattutto durante l’adolescenza, una fase della vita dai contorni poco definibili. Un’età in cui l’illecito e la trasgressione attraggono e impauriscono, i rapporti con gli adulti e soprattutto con l’autorità si complicano, il bisogno di affermare la propria identità diventa urgente.

Un periodo contradditorio in cui i contrasti con il mondo e con la propria interiorità portano ad una trasformazione profonda, all’esigenza di nuovi incontri ed esperienze, che non sempre si rivelano felici e costruttivi, alla necessità di capire il valore delle scelte. Scegliere sottintende un pensiero, una critica, significa affermare la propria indipendenza e la propria libertà. Scegliere significa tracciare la rotta e non farsi trascinare dalle onde. Kome un kiodo nella testa è una storia narrata a tre voci, in cui il gioco attorale, fisico e verbale diventa un veicolo per raccontare le tentazioni e gli inganni. Lo spettacolo non vuole essere un manuale etico o una predica moralistica sulla necessità di non cadere nella trappola della dipendenza, ma un viaggio nel mondo adolescenziale con tutte le sue luci ed ombre.

Poiché l’argomento “dipendenze” è vastissimo, in questo spettacolo abbiamo voluto puntare l’attenzione soprattutto sulla scelta individuale, che spesso pone i ragazzi nella condizione di dover decidere se uniformarsi a ciò che fanno tutti o prendere una posizione indipendente con il rischio a volte di essere emarginati o non compresi, perché a quell’età il giudizio dei pari è importante.

La visione dello spettacolo è supportata dalla documentazione fornita agli insegnanti e, dove richiesto, da incontri di approfondimento con esperti. Sul vocabolario, alla voce “dipendenza” leggiamo la seguente definizione: “rapporto di subordinazione psicologica; assoggettamento a qualcosa o qualcuno; assuefazione a una sostanza la cui sottrazione induce disturbi fisici e psichici; impossibilità o incapacità di essere autonomi”. Lo spettacolo può essere il punto di partenza per discutere e approfondire in classe il tema delle dipendenze (alcool, droga, cibo, fumo, ma anche le “nuove dipendenze” come giochi d’azzardo, internet, cellulare, ecc.) attraverso discorsi di prevenzione, interventi educativi che aiutino a sviluppare autoefficacia e autostima, analisi dei personaggi dello spettacolo, quiz di gruppo, strumenti didattici, analisi dei messaggi pubblicitari, autoconsapevolezza, gestione delle emozioni e dello stress…

Visioni consigliate
Christiane F. – Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino di Ulrich Edel, basato sul libro di Christiane F., Germania 1981
Requiem for a Dream di Darren Aronofsky, tratto dall’omonimo romanzo del 1978 di Hubert Selby Jr., USA 2000
Trainspotting di Danny Boyle, tratto dal libro omonimo di Irvine Welsh del 1993, GB 1996
Radiofreccia di Luciano Ligabue, prodotto da Domenico Procacci, Italia 1998

Quelli di Grock
La cooperativa teatrale Quelli di Grock è stata fondata nel 1976 da alcuni ex allievi della scuola del Piccolo Teatro. Nei primi anni l’attività della compagnia si è concentrata sulla realizzazione di spettacoli per bambini e ragazzi, per poi sviluppare una produzione adatta anche ad un pubblico adulto. La caratteristica primaria di Quelli di Grock è quella di affrontare un teatro nuovo finalizzato a promuovere drammaturgie lontane dagli schemi tradizionali, cercando così di avvicinare il pubblico a forme espressive alternative. L’obiettivo è stimolare la nascita di un interlocutore, attento fin dall’infanzia alle innovazioni e pronto a comprendere linguaggi e modelli artistici sempre diversi.
www.quellidigrock.it

Video promo
www.youtube.com/watch?v=DkOEzOkAA8o&feature=player_embedded

Incontro consigliato
KOME UN KIODO NELLA TESTA
incontro alla fine dello spettacolo a cura di Pino Roveredo

Lo spettacolo affronta il difficile tema delle dipendenze. Dopo la visione, in teatro, lo scrittore Pino Roveredo (Premio Campiello 2005), scrittore e operatore culturale esperto di queste tematiche, discute con i ragazzi cercando con loro le chiavi di lettura per leggere la realtà con un punto di vista diverso e approfondito e per trovare in se stessi e nel rapporto con gli altri le soluzioni nel percorso di crescita.