La commedia dell’arte rivive al Teatro Pasolini con lo spettacolo Arlecchino muto per spavento

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Un grande omaggio alla Commedia dell’Arte e all’abilità tutta italiana del fare di necessità virtù: la compagnia Stivalaccio Teatro porta al Teatro Pasolini di Cervignano del Friuli venerdì 17 marzo ore 20.45 per la per la Stagione di prosa curata dal CSS di Udine, Arlecchino muto per spavento ispirato al canovaccio settecentesco Arlequin muet par crainte di Luigi Riccoboni, uno dei più rappresentati nella Parigi dei primi del 1700.
Uno spettacolo in cui l’amore, la paura e il dramma si mescolano, celati dalle smorfie delle maschere e dall’abilità dei nove infaticabili interpreti, abilissimi nel maneggiare gli strumenti della commedia dell’arte: la recitazione, il canto, la danza, il combattimento scenico, i lazzi e l’improvvisazione. Arlecchino muto per spavento vede in scena: Sara Allevi, Francesca Botti, Marie Coutance, Matteo Cremon, Michele Mori, Stefano Rota, Pierdomenico Simone, Maria Luisa Zaltron e Marco Zoppello che interpreta Arlecchino e cura anche la regia.
Nel 1716, dopo circa quindici anni di esilio forzato, i Comici Italiani tornano finalmente ad essere protagonisti del teatro parigino e lo fanno con una compagnia di tutto rispetto. Luigi Riccoboni, capocomico della troupe, si circonda dei migliori interpreti dello stivale tra cui, per la prima volta in Francia, l’Arlecchino vicentino Tommaso Visentini, pronto a sostituire lo scomparso e amato Evaristo Gherardi. Ma il Visentini non parlava la lingua francese, deficit imperdonabile per il pubblico della capitale. Ed è qui che emerge il genio di Riccoboni nell’inventare un originale canovaccio dove il servo bergamasco diviene muto, per spavento
La trama è quella classica della Commedia dell’Arte, con un amore contrastato e i lazzi e le improvvisazioni lasciate ai personaggi e alle maschere che portano in scena. Qui il giovane Lelio, lasciata Venezia e giunto a Milano, pretende sia fatta giustizia. Nella sua patria si è follemente innamorato di Flamminia, figlia di Pantalone De’ Bisognosi, ampiamente ricambiato. Ma il padre della giovane l’ha già promessa in sposa a Mario, figlio di Stramonia Lanternani, mercantessa di stoffe, anche se il timido Mario ama Silvia, giovane risoluta e determinata. Ecco il motivo della venuta di Lelio a Milano: ricondurre alla ragione Mario e la madre Stramonia o, alla peggio, sfidare il giovane a duello. La notizia avrebbe dovuto rimanere nascosta, ma Arlecchino, servitore di Lelio, appena giunto in città la diffonde ad ogni anima viva incontrata. Per ridurlo al silenzio il suo padrone gli gioca un tranello: finge che un demonio sia imprigionato nel proprio anello e, se Arlecchino parlerà, il demonio glielo rivelerà ed il servitore sarà decapitato. Arlecchino decide dunque di chiudersi in un religioso silenzio, diventando muto… per spavento!
Arlecchino muto per spavento è una coproduzione Stivalaccio Teatro, Teatro Stabile di Bolzano, Teatro Stabile del Veneto e Teatro Stabile di Verona. Stivalaccio Teatro, che da anni si occupa di teatro popolare, teatro ragazzi e arte di strada, prosegue dunque, dopo il grande successo di «Arlecchino furioso», il suo percorso nella Commedia dell’Arte. Lo fa amalgamando i canoni scenici di allora a elementi della contemporaneità per tenere viva e godibile per il pubblico di oggi quella teatralità che entusiasmò il pubblico parigino d’inizio Settecento.

Info e Biglietteria Teatro Pasolini: Cervignano, Piazza Indipendenza 34, tel. +39 0431 370273 – biglietteria@teatropasolini.it, martedì, mercoledì, venerdì ore 16.00 – 18.00, giovedì e sabato ore 10.00 – 12.00
www.teatropasolini.it