martedì 14 novembre 2017 ore 21:00

Copenaghen

Archivio Teatro e Danza 2017/2018
di Michael Frayn
traduzione Filippo Ottoni, Maria Teresa Petruzzi
regia Mauro Avogadro
con Umberto Orsini, Massimo Popolizio e con Giuliana Lojodice
scene Giacomo Andrico
costumi Gabriele Mayer
luci Giancarlo Salvatori
musiche Andrea Liberovici
una produzione
CSS Teatro stabile di innovazione del FVG / Emilia Romagna Teatro Fondazione (1999-2010)
Compagnia Umberto Orsini / Teatro di Roma – Teatro Nazionale
in co-produzione con CSS Teatro stabile di innovazione del FVG (2017) 

A diciotto stagioni dalla rivelazione della prima versione per l’Italia, Umberto Orsini, Massimo Popolizio e Giuliana Lojodice ridanno vita e personalità al trio dei protagonisti di Copenaghen, avvincente dramma storico-scientifico del commediografo britannico Michael Frayn.

Una nuova co-produzione riporta in scena in un nuovo tour nazionale, il formidabile duello verbale, su due fronti bellici contrapposti, fra i fisici Niels Bohr e Werner Heisenberg, alla vigilia del devastante uso della bomba atomica.

Quali devono essere i rapporti fra potere politico e scienza? Può il progresso venire condizionato da scelte etiche? Su queste domande cruciali che hanno segnato tutta la storia della scienza si sofferma anche uno straordinario testo teatrale di questi anni, Copenaghen, un formidabile thriller scientifico-politico del drammaturgo inglese Michael Frayn, rappresentato in molteplici allestimenti in tutta Europa. In scena tre grandi interpreti del teatro italiano, Umberto Orsini, Massimo Popolizio e Giuliana Lojodice, diretti dal regista Mauro Avogadro, si ritrovano al centro di un inquietante processo a porte chiuse, nel disegno drammatico di un serratissimo faccia a faccia: Copenaghen è infatti una disputa etica e scientifica a tre voci, densa di angoscianti riflessioni e interrogativi alla vigilia del primo devastante uso della bomba atomica. La vicenda ambientata nel 1941 proprio nella capitale nordeuropea e ricostruisce l’incontro, in una Danimarca occupata dai nazisti, di due scienziati, entrambi Premi Nobel, un tempo maestro e allievo. Due ex compagni di ricerche costretti dalla guerra a guardarsi come due nemici. L’ebreo danese Niels Bohr e il tedesco Werner Heisenberg (che formulò per primo il  “Principio di Indeterminazione”) si ritrovano così imprigionati in un labirinto di domande che stentano a trovare risposta, sommerse come sono da ambiguità e dubbi estenuanti sul rapporto fra potere, scienza e morale.

BIGLIETTI

intero €15,00
ridotto giovani €8,00
biglietto ridotto €12,00

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