sabato 13 marzo 2021 ore 20:45

**RINVIATO** LAURA MORANTE & ENSEMBLE LUMIÈRE – MEMORIE – Nel centenario della nascita di ASTOR PIAZZOLLA

Calendario Musica 2020/2021

Calendario Musica 2020/2021

La stagione #musica, a cura di Euritmica, è forzatamente sospesa fino al 27 marzo 2021.
I concerti previsti nel periodo saranno recuperati nel corso della stagione in date che verranno comunicate non appena possibile.

Laura Morante, grande interprete del teatro italiano, accompagnata da un ensemble di tre musicisti, ci conduce nell’universo più intimo del grande Astor Piazzolla, uno dei compositori contemporanei più eseguiti al mondo, considerato uno dei padri del tango argentino.

“…debbo dire la verità più assoluta. Potrei raccontare una storia di angeli ma non sarebbe la vera storia. La mia è di diavoli, mescolata con angeli e con un po’ di meschinità: bisogna avere un po’ di tutto per andare avanti nella vita…”.

Queste parole di Piazzolla sono tratte dal libro “A manera de memorias” di Natalio Gorin, un libro-intervista dove il Piazzolla uomo svela il Piazzolla artista, ripercorrendo gran parte della storia musicale argentina ed internazionale del ‘900. Il personaggio che lo incarna è un angelo, a cui Astor ha dedicato una intera suite. La vita di questo genio s’inserisce in una partitura musicale, come se fosse un canto melodico, a volte in assolo o all’unisono con gli altri strumenti, a volte contrappuntato o inseguito dalle sue stesse melodie o dalle note di altri compositori con cui Piazzolla ha collaborato durante la sua carriera. “Memorie” è una macchina del tempo che permette al pubblico di conoscere anche il lato umano dell’uomo, le sue paure le gioie le ambizioni i sogni… da quando era “pibe” a pochi giorni prima della grave malattia.

BIGLIETTI

intero €25
ridotto giovani €12
biglietto ridotto €20

Biglietteria

Laura Morante, voce narrante / Marco Fabbri, bandoneon / Massimo Repellini, violoncello / Stefano Giavazzi, pianoforte
Drammaturgia Marco Fabbri
liberamente tratto dal libro “A manera de memorias” di Natalio Gorin