venerdì 11 marzo 2022

Dire fare baciare lettera testamento

ContattoTIG 2021/2022
dagli 8 ai 10 anni – scuola primaria
di Valeria Raimondi, Enrico Castellani 
cura Valeria Raimondi 
parole Enrico Castellani
con Giorgia Cocozza, Carlo Durante, Andelka Vulic
una produzione Koreja (Lecce) in collaborazione con Babilonia teatri

Dire fare baciare lettera testamento e un’ode al bambino.
E’ un canto alla sua bellezza, alle potenzialità che ogni bambino racchiude dentro di se, all’infinita gamma di possibilità che ognuno di noi ha davanti quando nasce. Dire fare baciare lettera testamento è un personalissimo “manifesto” sui diritti del bambino.
Attraverso diversi quadri che si susseguono con ritmo travolgente, mostra e fa vivere come un bambino abbia bisogno di fare esperienze, di come abbia bisogno che gli vengano accordate stima e fiducia.
Dire fare baciare lettera testamento è un invito a scoprire le possibilità del fare, del fare da soli, del fare insieme. Racconta di come il gioco per un bambino sia importante e necessario quanto l’aria che respira. Racconta dei mondi che il gioco contiene e dischiude, di come il gioco sia spazio in cui crescere e confrontarsi, conoscere e conoscersi.
Si gioca perché giocare e il lavoro dei bambini. Per giocare però servono delle condizioni che lo permettano e queste condizioni non sono i bambini a doverle creare, sono i grandi. Per giocare servono i bambini non i giochi.
Un bambino appena nato conosce il mondo intero, da lassù, dal mondo dei bambini, ha visto tutto. Più di ogni altra cosa un bambino appena nato sa quali sono i suoi diritti.
Un bambino ha diritto al dialogo. / Ha diritto alla quiete e al silenzio. / Ha diritto ad uscire quando piove, a giocare con l’acqua, a saltare nelle pozzanghere e a bagnarsi. / Ha diritto a piantare chiodi, a segare e raspare legni, a scartavetrare, a incollare. / Ha diritto a rompere le uova, a sbatterle e a impastare l’acqua e la farina. / Ha diritto a giocare con la terra, a fare torte di fango e castelli di sabbia. / Ha diritto agli odori. / Ha diritto al buio, a giocare con le ombre e le pile. A dormire la notte all’aperto. / Un bambino ha diritto all’alba e al tramonto. / Ha diritto alle sfumature, / al sole che sorge, / all’aurora, / ha diritto al crepuscolo, / ha diritto ad ammirare la notte, la luna, le stelle / ha diritto ad incontrare i fantasmi e ad avere paura.