martedì 12 gennaio 2016

CANNIBALI BRAVA GENTE – Jackpot Miglionario

Contatto TIG per le nuove generazioni 2015/2016

di e con Giorgio Monte e Manuel Buttus
regia Giorgio Monte
una produzione CSS Teatro stabile di innovazione del FVG – Udine – Prospettiva T/Teatrino del Rifo – Torviscosa
con la partecipazione di Bluenergy
BLUENERGY Group

tecniche utilizzate: teatro d’attore
durata: 65 minuti

dai 16 ai 18 anni – scuola secondaria di II grado

In ogni bar c’è almeno una “macchinetta”. Spesso più di una.
Nella sola Udine si contano 2.665 esercizi commerciali autorizzati al possesso di slot machine per il gioco d’azzardo.

Il sottotitolo di questo spettacolo lo abbiamo letto su un cartello appeso in uno di questi locali. Recitava: Jackpot  Miglionario.
Ci è sembrato la sintesi perfetta, il simbolo di un modo di pensare che sta diventando un diffuso modus vivendi. Un’attitudine a credere che non importa studiare, impegnarsi, lavorare, fare progetti, nemmeno saper scrivere correttamente nella propria lingua. L’importante è vincere. Fare Jackpot. Quasi la nostra vita dipendesse esclusivamente da questo. Da un gratta-e-vinci, da una puntata pazza e fortunata, da un rien ne va plus.

Secondo le più recenti ricerche, in Italia sarebbero circa 800.000 i giocatori cosiddetti “problematici”, che si giocano tutti i propri averi, disfacendo la propria vita e quella dei propri familiari. E sono sempre di più le famiglie che sono costrette a rivolgersi agli assistenti sociali in cerca d’aiuto. Perché la dipendenza da gioco d’azzardo è una patologia, una vera e propria malattia in grado di compromettere lo stato di salute fisica e psichica del giocatore, con gravi ripercussioni di carattere sociale, sul lavoro e all’interno della famiglia.

A rischio sono persone di tutte le età. Uomini, donne, pensionati e lavoratori, e purtroppo molti ragazzi sono “drogati” dal gioco d’azzardo. Sono passati con facilità dai videogiochi e dalle consolle di casa, a quelli delle sale giochi e alle slot machine.
Se digitate su un noto motore di ricerca la domanda: “Perché giochi alle slot machine?”, la prima risposta sarà: “Semplice: giochiamo alle slot machine perché amiamo vincere soldi e vogliamo farlo nel migliore dei modi possibili”.
Il migliore dei modi possibili. Senza fatica, senza sforzo. Tutto e subito.
In un mondo che sembra non offrire più nulla, una giocata fortunata a una slot machine, può risolverci il futuro.

800.000 giocatori problematici, dicevamo. È un numero spaventoso.
Quel numero significa che se entriamo in un bar slot del Friuli, in una sala scommesse della provincia campana, in una ricevitoria del modenese, in mezzo a personaggi e a situazioni a prima vista banali o addirittura divertenti, sappiamo per certo che lì dentro c’è un giocatore problematico.  E in quel bar possiamo assistere a dei veri e propri atti d’un dramma in corso.

Anche nelle comunità più piccole, dove la solidarietà e la rete sociale dovrebbe essere più salda, le vittime del gioco  – giocatori compulsivi che non riescono a smettere e continuano a perdere – vengono abbandonate. Quasi come appestati. Lasciati alla propria vergogna. Nei bar ci sono cartelli che recitano: “Chi gioca non ama essere guardato”.

Il gioco e il sogno aleatorio di vincere una “vita da milionario”, finalmente diversa da tutti gli altri, non fanno che metterci uno contro l’altro. Per il gioco siamo pronti a sbranarci tra di noi. E invece siamo tutti vittime di una subdola dipendenza.
“Se la tua “macchinetta” non paga te, pagherà certamente me”.

Cannibali brava gente parlerà di tutto questo. Ci rivolgeremo, come nei nostri precedenti spettacoli sulle guerre, il bullismo, le regole della democrazia, ai ragazzi ma anche a chi, come gli insegnanti, hanno il compito di vigilare e cercare soluzioni alle loro fragilità, accompagnare i loro percorsi di crescita su sentieri socialmente più lucidi e costruttivi.

teatrino del Rifo
La compagnia, costituitasi nel 1991 a Torviscosa (UD) e da subito diventata un punto di riferimento per giovani attori della Bassa Friulana, accanto alla produzione di spettacoli per il pubblico adulto e alle collaborazioni per radio, TV e cinema, ha maturato una pluriennale esperienza di pedagogia teatrale, dirigendo stage rivolti ad adulti, laboratori per gli studenti di scuole di ogni ordine e grado. Sono gli autori di una Trilogia di spettacoli per ragazzi che tocca i temi del bullismo, delle guerre e l’impiego dei bambini nei conflitti armati, e della Costituzione italiana.
www.teatrinodelrifo.it