lunedì 27 gennaio 2020

Auschwitz, una storia di vento

Contatto TIG 2019/2020
dagli 8 ai 12 anni – scuola primaria e secondaria di I grado
regia Fabrizio Pallara
con Manuel Buttus e Roberta Colacino e i disegni di Massimo Racozzi
una produzione CSS Teatro stabile di innovazione del FVG – Udine, Ass. Mamarogi – Trieste

teatro d’attori e disegni dal vivo
durata 50′

JouJou e Didier, due fratelli, due adulti; ma erano bambini ad Auschwitz. Attraverso i loro occhi il racconto della loro storia dentro la Storia: il viaggio verso il campo di concentramento e la vita all’interno, ricordi che affiorano da quel tempo tragico che negava la vita e poi se la portava via.
Una storia tra mille: i giochi e la fantasia per sfuggire all’orrore, per vedere al di là del filo spinato, oltre la neve, oltre il vento che sempre soffiava e trovare una flebile speranza, il miraggio del ritorno a casa.
Una storia che non dà risposte ma continua a creare domande, per riflettere su quello che è accaduto e che continua ad accadere, dentro un’umanità senza memoria.
Uno spettacolo che diventa un diario, fatto d’immagini, emozioni, di suoni e musiche, di spazi, di persone e di vento, e poi il cancello di Auschwitz al centro della scena, come monumento, confine sottile tra umano e disumano.

Partendo dall’esperienza di successo della app Auschwitz, una storia di vento ideata da Franco Grego e realizzata da ilparagrafoblu, lo spettacolo affronta con delicatezza il tema della Shoah non solo come evento storico, ma come emblema di ogni discriminazione.